L’ex Bonaccorsi non ha dubbi: «Brindisi, è solo un passo indietro»

«La proprietà non vuole mollare, le parole di Marino post retrocessione dicono tutto»

L’ex Bonaccorsi non ha dubbi: «Brindisi, è solo un passo indietro»
di Antonio RODI
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Venerdì 3 Maggio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 18:23

BRINDISI «Brindisi ha solo fatto un passo indietro per prendere fiato e ricominciare a correre con più entusiasmo di prima». Claudio “Bomba” Bonaccorsi è stato un tiratore eccezionale, ha giocato nella massima serie dal 1983 fino al 1997 tra Livorno, Brescia, Caserta, Rimini, Montecatini e Pesaro, prima di approdare nell’allora campionato di B1 e arrivare poi a Brindisi nell’ottobre 2004 per risollevare le sorti della New Basket a quei tempi impelagata tra i dilettanti, nel torneo di B2. Un giocatore con la “G” maiuscola, che ha contribuito a risollevare le sorti della palla a spicchi biancazzurra. E a Brindisi è rimasto sempre legato, così come alla sua gente. «Mi spiace molto per la retrocessione - sottolinea -, nelle ultime partite (sette su dieci vinte dall’inizio di marzo a oggi, ndc) dava l’impressione di aver trovato la quadra tanto che la salvezza sembrava acquisibile. Purtroppo le cose non sono andate per il verso sperato. Ho imparato che nella vita tutto è abbastanza ciclico e in tante altre piazze in cui sono stato tra cui Rimini, Teramo e Roseto, ci sono stati momenti buoni e dolorose cadute. Ora succede anche a Brindisi, ma proprio a Brindisi c’è una cultura cestistica ed una passione che permetteranno di risalire la china quanto prima».

«Faccio però una riflessione che non riguarda solo Brindisi: la pallacanestro oggi, a tutti i livelli, è molto più equilibrata e competitiva rispetto al passato - evidenza l’ex playmaker della New Basket -. Si può vincere e perdere contro tutti. Succede che puoi aver progettato una stagione con ben altri obiettivi e, invece, ti ritrovi nelle sabbie mobili della classifica senza quasi accorgertene. E se hai perso l’abitudine a lottare e a soffrire per raggiungere la salvezza, tutto diventa molto più complicato. Per certi versi è quanto successo proprio alla Happy Casa. Negli anni scorsi il club è riuscito a fare grandi cose pur essendo una piccola realtà, penso che sia stato il giusto premio e la giusta collocazione per una piazza competente e passionale capitanata dal presidente Fernando Marino e sostenuta da un popolo di tifosi che hanno meritano quei traguardi per l’impegno profuso e i sacrifici fatti in questi anni di basket ad alto livello. E’ stato un vanto per la città e un esempio per il basket italiano intero, purtroppo poi arriva una stagione come questa in cui le cose non vanno come vorresti e fai fatica a venirne fuori». Tutti, dalla società alla tifoseria sono ancora basiti per la retrocessione. Adesso spetta al gruppo dirigente, con in testa il numero uno del sodalizio di contrada Masseriola, risollevare le sorti della pallacanestro biancazzurra. Senza il loro apporto finanziario la “Stella del Sud” non avrebbe mai potuto raggiungere i vertici della palla a spicchi nazionali. Nelle loro mani vengono nuovamente riposte le speranze per ritrovare il giusto entusiasmo. «La proprietà, e il presidente Marino in primis, non vuole mollare, lo si evince anche dalle dichiarazioni rese subito dopo il verdetto che ha condannato Brindisi alla retrocessione - chiude Bonaccorsi -.

Il pubblico di Brindisi non è secondo a nessuno, ha passione, tanta passione e questa è un’ottima base di ripartenza. Quando sono arrivato io, Brindisi sbracciava nel campionato di B2, eppure si è riusciti a salire fino alla serie A restandoci per ben dodici anni. Quindi nessun dramma, benché sia difficile risalire subito. L’importante è trasformare il rammarico in voglia di riscatto. Sarebbe un vero peccato perdere questo patrimonio. Ricordarsi da dove si è partiti è fondamentale per gettare le basi di un nuovo progetto. Resettare tutto e compattarsi diventa fondamentale per ripartire con un rinnovato entusiasmo».

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