Sport, una stagione sbagliata
«Ora ripartiamo dal palaeventi»

Il rendering del progetto
Il rendering del progetto
di Antonio SOLAZZO
3 Minuti di Lettura
Martedì 30 Aprile 2024, 05:00

Nessun dietrofront e, anzi, la conferma di un supporto incondizionato con l’obiettivo di continuare a percorrere la strada già intrapresa: l’annus horribilis dello sport a Brindisi non cambia i progetti legati all’impiantistica cittadina. Il calcio e il basket nel capoluogo adriatico passano – nel giro di una sola stagione – dal paradiso all’inferno proprio nel momento clou della loro storia. Le tristi retrocessioni, giunte in maniera simile ma in contesti completamente differenti, accendono oggi i riflettori sul futuro con ambizione e voglia di ricostruire per tornare protagonisti e «vendicare» una stagione nefasta per i colori biancazzurri. Fondamentali per ripartire saranno le strutture sportive che – mai come ora – avranno addosso gli occhi di tutti.

Il nodo

«L’amministrazione comunale sarà assolutamente disponibile a valutare con grande attenzione le proposte relative alla New Arena non appena saranno ci saranno sottoposte, indipendentemente dalla vicenda sportiva che purtroppo quest’anno non ci è stata favorevole», esordisce il sindaco Giuseppe Marchionna. Il primo cittadino, dunque, fa un passo in avanti e si schiera al fianco della società del presidente Nando Marino ribadendo l’intenzione di proseguire a stretto giro l’iter per la realizzazione del nuovo palazzetto. L’impianto, inoltre, potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel progetto cestistico brindisino: da troppi anni, infatti, si registra la necessità di costruire una nuova casa che vada incontro alle esigenze della tifoseria e di una società ritenuta molto spesso un modello nel panorama nazionale.Nei prossimi giorni, smaltita la delusione per la retrocessione in LegaDue, sarà tempo di bilanci e riflessioni finalizzate a permettere alla Stella del Sud di tornare a brillare nel massimo campionato italiano.

Il progetto del New Arena

Le interlocuzioni per la realizzazione della New Arena, in quest’ottica, potrebbero giocare un ruolo chiave. Oltre al basket, però, è stato un anno particolare anche per il calcio brindisino, con lo stadio Fanuzzi al centro di numerose opere di restyling volte a ottenere l’ok per ospitare il campionato di Serie C. «I lavori per lo stadio sono quasi terminati: a conferma di quanto detto, la Commissione di vigilanza ha già avviato l’esame documentale», spiega Marchionna.

A breve, dunque, il comunale di via Benedetto Brin dovrebbe ricevere la piena omologazione dopo un’intera stagione disputata a capienza ridotta. Il prossimo sopralluogo rappresenta quindi l’ultimo step prima di una riapertura totale che renderebbe l’impianto agibile e adeguato ai canoni della Lega Pro. Si tratterebbe della chiusura di un cerchio cominciato la scorsa estate con il bando per l’assegnazione dei lunghi e complessi lavori e proseguito poi fino a ottobre, momento del parziale benestare accordato proprio dalla Commissione Comunale nonostante alcune problematiche. Nel mezzo del campionato, poi, non sono mancate le polemiche sulle condizioni del nuovo manto erboso, calpestato subito dopo la stesura per permettere alla squadra dell’ex allenatore Ciro Danucci di disputare in casa la partita contro la Juve Stabia il 10 ottobre. Oggetto di dibattiti e lamentele per un colore spesso vicino al giallo e per una scarsa uniformità, il terreno di gioco è apparso – in occasione del match conclusivo contro la Turris – in un perfetto stato, come mai si era visto negli ultimi decenni. «L’impegno che abbiamo profuso per gli impianti sportivi è rivolto alla dotazione cittadina, a prescindere dai risultati sportivi che spesso sono caratterizzati da alterne fortune», conclude il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna. Il tema legato all’impiantistica, dunque, resta fondamentale nel capoluogo adriatico. L’obiettivo, per questo motivo, è continuare i progetti avviati per regalare alla città strutture all’altezza degli obiettivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA