Avevano già ucciso decine di tordi e merli (e anche altre specie non cacciabili) i bracconieri che sono stati sorpresi e denunciati dagli agenti del Nucleo di Vigilanza ambientale della Regione Puglia, che ieri hanno concentrato la loro azione a Taranto e provincia e che nelle prossime settimane estenderanno i controlli nelle altre province.
Bracconaggio, sequestri e denunce a Taranto
Gli operatori hanno sequestrato diversi richiami acustici elettromagnetici, fucili modificati (con 4 o 5 colpi anziché 3), un fucile con matricola abrasa (in ipotesi, compendio di furto e quindi presunto reato tra l’altro di ricettazione) e modificato a 5 colpi, centinaia di cartucce cariche e diverse decine di capi abbattuti tra i quali anche specie non consentite.
I controlli in tutta la regione
Il Nucleo di Vigilanza ambientale, coordinato dalla dirigente Rocca Anna Ettorre, è impegnato in questi giorni di apertura della caccia nel contrasto del bracconaggio su tutto il territorio regionale.