Prenotazioni sospese per un tavolo al «Lobster Beach Club», l’accattivante locale sulla spiaggia di Viale del Tramonto a Taranto. I titolari dell’innovativo locale dovranno fare i conti con un contenzioso di natura amministrativa e penale per presunti abusi di natura edilizia, demaniale marittima e commerciale. A contestarli sono organi di controllo, militari e comunale: capitaneria di porto, guardia di finanza e polizia municipale i cui uomini ieri si sono presentati nella struttura con un’ordinanza di chiusura e sequestro dell’intera area. Gli uomini in divisa hanno notificato gli atti nelle mani di un rappresentante della società applicando i sigilli a tutti gli ingressi dove è stata applicato il frontespizio del dispositivo di sequestro firmato dagli ufficiali dei tre corpi di polizia giudiziaria titolari dell’inchiesta.
I motivi della drastica misura sono da ricondurre al fatto che parte della struttura in legno, comprese le aree perimetrali adibite a sala ristorante e lounge bar, sarebbero carenti di autorizzazioni partendo dalle licenze commerciali di pertinenza comunale a quelle marittime per l’occupazione del demanio che sarebbero state sfruttate oltre il periodo concesso.
La notizia si è così diffusa rapidamente soprattutto sui social dove il locale che campeggia sul lido dei tarantini è particolarmente seguito anche per le numerose iniziative non solo di natura culinaria che i gestori sfornano praticamente tutto l’anno. Iniziato come stabilimento balneare, sfruttando per questo la sua posizione (è la spiaggia del lungo viale del Tramonto), il Lobster si è poi specializzato nelle attività di intrattenimento serale e nella ristorazione. Tutte attività che sono poi proseguite oltre il periodo estivo sino all’attuale apertura tutto l’anno. Tutto o in parte, stando a quanto filtra, senza le necessarie autorizzazioni, sostiene l’accusa. Presunte irregolarità contro le quali gli interessati avranno modo a difendersi presentando opposizione con richiesta di dissequestro.