Salento, la Finanza sequestra 9 tonnellate di angurie con falsa tracciabilità

I militari hanno recuperato anche olio e carciofi privi di etichettatura e scoperto 2 lavoratori in nero

L'operazione dei finanzieri di Gallipoli
L'operazione dei finanzieri di Gallipoli
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Sabato 4 Maggio 2024, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 16:06

La guardia di Finanza scopre frode alimentare: sequestrate in Salento 9 tonnellate di angurie con falsa tracciabilità, due tonnellate di carciofi e 1.5 litri di olio privi di etichettatura.

I militari della compagnia di Gallipoli e gli ispettori del dipartimento dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Masaf – ufficio Icqrf Puglia e Basilicata, nell’ambito dei controlli straordinari stabiliti dal protocollo d’intesa nazionale, hanno concluso un’attività investigativa a tutela dei consumatori e del made in Italy, nei confronti di una società del basso Salento operante nel settore del commercio all’ingrosso di “frutta e ortaggi freschi”.


Le attività ispettive hanno permesso di rilevare come l’azienda sottoposta a controllo avrebbe mascherato la tracciabilità di un grosso quantitativo di angurie provenienti dall’estero e in particolare dalla Grecia, di cui non ne risulta certa la reale zona di produzione in quanto non tracciata cartolarmente, per essere rivendute sul territorio nazionale come di origine e coltivazione italiana.

La procedura di confezionamento per l’immissione in vendita si concludeva - secondo i finanzieri - con l’utilizzo di un “packaging” ingannevole riportante fallaci indicazioni sulla zona di origine e produzione e simbologie italiane atte ad indurre in inganno i soggetti intermediari ed il consumatore finale. Il rappresentante legale della società è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce per l’ipotesi di “frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci”, mentre sono state sottoposte a vincolo penale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, 9 tonnellate di angurie.

Nel corso dell’intervento sono stati anche identificati due lavoratori intenti a prestare la propria attività ‘in nero’.
Sono in corso da parte delle Fiamme Gialle gallipoline ulteriori approfondimenti e riscontri documentali tesi ad accertare eventuali irregolarità di natura fiscale e contributiva. Le attività ispettive congiunte hanno, inoltre, permesso di far emergere altre violazioni di carattere amministrativo sulla tracciabilità degli alimenti, consentendo di rinvenire e sottoporre a sequestro amministrativo 2 tonnellate di carciofi, 1.500 litri di olio di oliva sfuso e in lattine, asseritamente extravergine e 300 litri di vino, il tutto privo di etichettatura che ne attestasse la tracciabilità e la qualità.

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