Pasquale Finicelli: «Lasciai Kiss Me Licia per Sanremo ma persi tutto. Ma "Mirko" può tornare»

Oggi fa l'autista personale a Milano per un manager

Pasquale Finicelli: «Lasciai Kiss Me Licia per Sanremo ma persi tutto. Ma "Mirko" può tornare»
di Luca Uccello
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Domenica 14 Aprile 2024, 18:35

Vi ricordate Mirko del Bee Hive in Kiss Me Licia, la prima serie per bambini realizzato nella seconda metà degli anni '80? Ecco Pasquale Finicelli era, al fianco di una giovanissima Cristina D'Avena, il protagonista. Oggi la parrucca "giallorossa" è ancora ricercatissima ma all'epoca non si trattava esattamente di una parrura, come racconta lui stesso a Specchio: «che per un errore del parrucchiere uscirono giallo posticcio, non dovevano essere così. Li odiavo», racconta l’ex attore oggi sessantunenne.

Un vero successo a cominciare dalla sigla, questo il ritornello: "Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso, poi Mirko finita la pioggia incontra e si scontra con Licia…". A Specchio ricorda ancora che «piacevamo ai bambini ma anche a nonni e genitori, dicevano che per colpa nostra non potevano più guardare il tg perché andavamo in onda alle venti». Per questo dopo Kiss Me Licia seguirono le serie Licia dolce Licia, Teneramente Licia e Balliamo e cantiamo con Licia, con grande seguito di pubblico.

Oggi però fa l'autista personale a Milano per un manager. Ma nonostante questo la gente lo riconosce ancora per strada «e mi chiede foto, io mi vergogno un po’ però è eccezionale che ancora si ricordino di me».

E pensare che tutto cominciò per caso come ricorda ancora a Specchio, alla collega Clarissa Domenicucci: «Avevo portato delle foto nell’agenzia di Giancarlo Caremoli, mentre lasciavo l’ufficio lui mi richiama: a Italia 1 cercano uno come te, corri a Cologno che stanno facendo i provini.

Io venivo da Napoli, non avevo idea di dove fosse Cologno, fermai un motociclista e lo pregai di portarmi». Poi la chiamata che gli cambia la vita. «Chiamai mamma a Napoli. Ce l’ho fatta, mi vedrai tutti in giorni in televisione e vi passerò ogni mese questo tot. Che gioia poterlo dire». 

Ma il successo, la fama, i fan che non gli permettevano di condurre una vita da vent'enne gli fecero credere di poter fare qualsiasi cosa. «Già alla fine della seconda serie volevo mollare ma la produzione mi convinse a girare la terza e la quarta stagione». Ma alla fine decise di mollare tutto. Ci riuscì complice anche un agente che assecondò la sua smania di cambiare: «Mi promette Sanremo e altri grandi palchi e io mi convinco a mollare, sbagliando, perché ho perso tutto». E se non ci fosse stata la sua famiglia, chissà dove sarebbe oggi Pasquale. «Devo ringraziare la mia famiglia se sono riuscito ad affrontare quella delusione. Ero giovane, avrei potuto deprimermi, invece avevo chiare le cose importanti e sono ripartito senza vergogna, sempre col sorriso». Ora la band di Mirko sta pensando di fare una bella rimpatriata su richiesta dei fan...

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