Vinicio Capossela e Goffredo Fofi da Koreja - VIDEO

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Peste e cronache del post Medioevo corrente, ovvero «l'occasione per interrogarsi se essere uomini e umani in questo tempo di post medioevo corrente sia ancora un atto di resistenza o una boutade intellettuale».
A porsi la domanda e soprattutto a cercare di individuare una risposta ad essa, se risposta c'è, saranno stasera alle 20 a Lecce Goffredo Fofi, uno degli ultimi intellettuali d'Italia, e Vinicio Capossela, uno dei più singolari cantautori d'Europa, ospiti dell'appuntamento inaugurale del Teatro dei luoghi Fest 2019 & Fineterra, progetto culturale e visionario nella nuova edizione del Teatro dei Luoghi che si svolgerà nei Cantieri Teatrali Koreja. E che fino al 31 ottobre metterà in cantiere 21 giorni di spettacoli internazionali, prime nazionali, progetti di comunità, performance site specific, multimedia e incontri, per un festival multidisciplinare e transnazionale fra Italia e Albania.
Saggista, critico teatrale e cinematografico, disincantato osservatore politico, Goffredo Fofi è una delle personalità più attive e combattive della cultura italiana. Il suo impegno, incentrato soprattutto sul rapporto tra la realtà sociale e la sua rappresentazione nelle arti, lo ha portato, spesso, ad individuare stili, tendenze e autori fuori dalla cultura ufficiale. A dialogare con lui, si diceva, sarà stasera uno dei migliori cantautori italiani della sua generazione, Vinicio Capossela. Un moderno cantastorie, che ha assorbito suoni e culture di ogni angolo del mondo con un repertorio - letterario, oltre che musicale - di un'umanità chiassosa e colorata.
Quella a cui daranno vita sarà una riflessione di grande forza che guarda alle pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla violenza e dal saccheggio della natura. Un dialogo che sottolinea gli stessi temi del nuovo album di Vinicio Capossela uscito nel maggio di quest'anno, Ballate per uomini e bestie, che nelle parole dello stesso Capossela «sono nate in tempo di rinnovate pestilenze. Ballate nate per obliare la peste, finiscono per farne materia del canto, che è un modo di fortificare anticorpi».
«In un'epoca in cui il mondo occidentale sembra affrontare un nuovo medioevo inteso come sfiducia nella cultura e nel sapere e smarrimento del senso del sacro - dicono gli organizzatori dell'incontro - Goffredo Fofi e Vinicio Capossela si incontrano al Sud, in periferia, luoghi cui biograficamente e per scelta appartengono e continuano a guardare, senza mai abbassare lo sguardo, ma incontrando gli occhi degli ultimi, dei poveri cristi, dei resistenti».