Guardia alzata sui medicinali e i prodotti veterinari contenenti efedrina. Arriva domani sul tavolo del Consiglio dei ministri, per un’analisi preliminare, lo schema di decreto legislativo che prevede regole più rigide sull’utilizzo e la sorveglianza del principio attivo presente in vari farmaci, anche da banco, per contrastarne l’uso illecito nella produzione di droghe. Il provvedimento, che prevede anche sanzioni più severe, consentirebbe l’adeguamento del Testo unico stupefacenti al regolamento dell’Unione europea, aggiungendo una quarta categoria ai cosiddetti «precursori di droghe» (finora ne erano previste tre). Presto, quindi, potrebbero cambiare le «regole di gioco» per le aziende che si occupano della produzione e commercializzazione di farmaci che contengono efedrina. Nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri è prevista anche l’informativa della presidenza sul “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici”.
L’EMERGENZA FENTANYL
Il Fentanyl è un oppioide sintetico introdotto come trattamento per il dolore, solo con prescrizione medica, solitamente in pazienti oncologici allo stadio terminale.
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L’efedrina, ad esempio, può essere usata nella sintesi della metanfetamina tramite riduzione chimica. Con un processo chimico ancora più facile, l’efedrina può essere usata come precursore diretto per la sintesi di metcatinone, sostanza con effetti psicoattivi e stimolanti. Che l’efedrina abbia effetti anche sul sistema nervoso centrale è noto da tempo. Già in passato veniva utilizzata come sostanza «dopante» nello sport: per valori superiori a 10 microgrammi/ml rilevati nelle urine, costituisce positività per doping ed è inserita nella classe delle sostanze vietate redatta dal Comitato Olimpico Internazionale. Ma l’efedrina è anche utilizzata in modo improprio ad esempio nello studio: questa sostanza infatti può agire da stimolatore per la concentrazione. Inoltre, viene utilizzata illecitamente anche come principio attivo per favorire il dimagrimento, in quanto la molecola è legata a una riduzione del senso della fame.
Ora si punta a contrastare l’utilizzo illecito di un principio attivo che sembra sia sempre più diffuso nei laboratori dove si preparano sostanze stupefacenti. Lo schema di decreto legislativo in esame aggiorna dunque, come previsto dal regolamento europeo, l’elenco delle categorie dei precursori delle droghe, aggiungendo la categoria 4 e specificando alcuni specifici medicinali veterinari che fanno eccezione.
LE MISURE
Nel dettaglio il provvedimento prevede l’obbligo di controllo e di autorizzazione all’esportazione e di notifica preventiva all’esportazione stessa. Alle sostanze comprese nella categoria 4, quindi all’efedrina, viene estesa la sanzione penale per l’immissione sul mercato, importazioni ed esportazioni in violazione dell’obbligo di registrazione dell’operatore all’UCS- Ufficio Centrale Stupefacenti del ministero della Salute, con revoca delle licenze che consentono il possesso e l’utilizzo della sostanza in questione. Un’altra novità introdotta dallo schema di decreto legislativo è quella relativa alle sanzioni: si prevede la sospensione da un mese a un anno dell’autorizzazione in caso di violazione dell’obbligo della dichiarazione. Alla sospensione si aggiungono anche le sanzioni previste per chi impedisce o ostacola lo svolgimento delle attività di controllo ed ispezione.