Vespa sul voto a Lecce: «Affossato Giliberti per colpire Fitto»

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Sugli smartphone dei fittiani circola febbrilmente da ieri un video tratto dalla puntata di lunedì sera di “Porta a Porta” (la trasmissione per cui ha lavorato Giliberti): in studio c’è la deputata berlusconiana Maria Stella Gelmini, incalzata da Bruno Vespa sul “caso Puglia”. Il padrone di casa ipotizza a chiare lettere il doppio gioco dei forzisti a Lecce, la parlamentare risponde così: «L’unità deve essere non di facciata, ma autentica, ed è anche un sacrificio, Berlusconi ci ha sempre creduto», «sul territorio la rottura con Fitto ha pesato, e anche se eravamo uniti, in Puglia ci sono situazioni complicate»; «Lecce era a portata di mano, ma quello che è successo deve essere di monito: a Sesto San Giovanni abbiamo vinto perché ci siamo rimboccati tutti le maniche», ma «quando a Lecce dài per scontato che vinci, poi perdi»; «può darsi che il centrodestra lì pur avendo governato bene rappresentasse l’establishment e la gente ha voluto cambiare», così «il candidato ci è andato di mezzo suo malgrado». I fittiani vorrebbero impugnare le parole della Gelmini come la “pistola fumante” che proverebbe il disimpegno dei berlusconiani su Lecce; dal canto suo però la deputata forzista lancia frecciate avvelenate anche contro l’eccesso di sicurezza della coalizione leccese e la vecchia scissione dal partito berlusconiano.
È solo la punta dell’iceberg. Le stoccate tra partiti sono soltanto all’inizio, in Puglia già da lunedì fischiano le cannonate tra Direzione Italia, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
(Francesco Gioffredi)