Aereo disperso, protesta parenti vittime cinesi: Diteci la verità

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All’indomani dalla comunicazione ufficiale da parte del governo di Kuala Lumpur che l’aereo della Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo scorso è precipitato nel sud dell’Oceano Indiano, esplode la protesta dei familiari dei 152 passeggeri cinesi del volo Malaysia Airlines MH370. I familiari hanno marciato davanti alla sede dell'ambasciata della Malesia a Pechino, lanciando bottiglie di plastica e tentando di fare irruzione oltre il cancello d'ingresso. I manifestanti indossavano magliette bianche con la scritta 'Preghiamo per MH370' e gridavano più volte 'Bugiardi!'. 'Diteci la verità, restituiteci i nostri cari!', urlavano i dimostranti, che hanno continuato la loro protesta per circa tre ore. Intorno all'ambasciata sono state dispiegate decine di poliziotti e ci sono stati dei tafferugli quando alcuni manifestanti hanno cercato di superare gli agenti per avvicinarsi ai giornalisti. Prima di lasciare la zona, i familiari hanno consegnato una lettera di protesta all'ambasciata. Molti di loro affermano che non sia stata detta loro tutta la verità sulla sorte del Boeing 777 di Malaysia Airlines. Altri affermano invece che le autorità malesi abbiano nascosto di proposito alcune informazioni, pur sapendo già prima che il velivolo era caduto nell'oceano.